Andrea Bruno
The King Andrea Bruno lotta nel fango fino alla fine con il fuoriclasse straniero Matthew Scoles, vince le due PS più guidate ma alla fine
arriva secondo per un soffio.
Un bel risultato corale per il team scontro tra titani, battaglia epica, così si può riassumere l’Enduro Day di Priero; da una parte il nostro Andrea Bruno, campione italiano in carica, dall’altra Matthew Scoles, atleta neozelandese
che proprio la settimana scorsa ha conquistato il 18° posto assoluto in Coppa del Mondo a Pietermarizburg.
Sembrava un confronto assurdo, invece si sono dati battaglia sulle 4 speciali
bagnate; Andrea ha cercato di ottenere la quinta vittoria consecutiva, ma gli è sfuggita per un soffio. Ha dominato le due speciali più guidate (inaspettatamente visto il grande talento discesistico di Matt), aiutato anche dalla sua grande esperienza sui tracciati di Priero.
Scoles ha però ha saputo far tesoro della sua grande preparazione fisica per superare il nostro atleta sulle due speciali più fisiche, tra le più impegnative del circuito Superenduro di quest’anno. Infatti, a causa dell’intensa pioggia scesa
in settimana, la direzione gara ha deciso di annullare la PS2, storica, in quanto troppo scivolosa, e far percorrere due volte la nuova PS, che sembrava più adatta ad una gara Cross-Country che a un percorso Gravity.
Alla fine nemmeno 4 secondi li hanno separati, e dietro di loro, 45 secondi di
vuoto, poi tutti gli altri. Andrea è da una parte amareggiato, ma dall’altra soddisfatto: Sono arrivato a Priero molto motivato e con l’ambizione di vincere anche quest’anno dopo 3 vittorie consecutive nelle passate edizioni. Ho trovato sulla mia strada un avversario di grande spessore, d’altronde Scoles è un discesista professionista di caratura mondiale, ma sono comunque partito
per vincere, convinto dei miei mezzi.
Le condizioni meteo variabili e la grande diversità delle prove speciali, hanno obbligato a scelte tecniche non facili. Ho optato per una gomma da fango all’anteriore ed una da asciutto al posteriore e devo dire che è stata una scelta azzeccata.
Matthew mi ha battuto nelle due speciali più fisiche, facendo valere la preparazione atletica di un professionista a tempo pieno. Dal canto mio sono molto soddisfatto per essere riuscito a vincere entrambe le due speciali più guidate.
Alla fine perdere per 4 secondi dopo oltre 19 minuti di gara
mi è dispiaciuto un pò, ma è stato emozionante confrontarsi a questo livello e riuscirci fino in fondo. Sono anche molto soddisfatto per i ragazzi del mio team.
E’ dunque un risultato favoloso, non è da tutti riuscire a stare davanti per ben due speciali ad un’atleta che da qualche anno è tra i migliori rider di Coppa.
Un bel risultato corale anche per il Team, che si è presentato al gran completo per la tappa di casa, Federico Ottonello ha ottenuto un favoloso 5° assoluto nella PS2 e ha lottato con Cristian Mazzolini e Andrea Ferrero Jr, i giovani hanno però patito le speciali più fisiche, e alla fine la classifica assoluta ha visto Ottonello 17°, Mazzolini 18°, Ferrero 28°, Cravero 51°.
Ora il Superenduro si prende una breve pausa, ma il team sta valutando di partecipare alla Gravity Race di Terni per portare i nostri colori anche nell’area del centro Italia che sta sempre più crescendo come eventi e partecipanti nel settore Gravity.
Comunicato stampa